Presepe_San Giuseppe dei Nudi_Napoli_2023

Nel complesso monumentale di San Giuseppe dei Nudi a Napoli ho già progettato il recupero del giardino ottocentesco nel 2021 e sono in corso i lavori per la musealizzazione degli spazi dove erano ubicati gli uffici, ultimazione prevista 2024.

Il presepe nella chiesa è un piccolo intervento ma inserito in una linea di continuità.

La chiesa di San Giuseppe dei Nudi ha una veste barocca e dal contrasto nasce l’idea di introdurre una sorta di linguaggio trasversale di carattere, l’unico modo di dialogare tra opposti. Come scrive Linda Di Benedetto: “Gli angeli leggeri annunciano l’avvento, come quello raffigurato nella luminosa Natività sull’altare di sinistra, opera di Girolamo Starace Franchis, pittore scelto da Luigi Vanvitelli per decorare alcuni spazi della Reggia di Caserta”.

Sui ripiani, tra la maglia dei tondini verticali e orizzontali, i controventi e gli angolari, i pastori con i vestiti preziosi e colorati sembrano in certi momenti galleggiare fuori dal tempo e dalla geografia. Il luogo fisico dell’evento si riduce a un sistema minimo di piani e linee. L’evento non ha bisogno di altro, io credo, se non di una cornice scabra dove far riecheggiare il sentimento. La ritualità sta solo nella concentrazione di chi guarda.

Ho usato i materiali che più mi sono cari quando progetto per piccole dimensioni: i tondini di ferro e le lamiere che i miei fidati amici fabbri, Raimondo e Pasquale, ormai già sanno come spazzolare. Ne viene fuori una struttura esile, filiforme, minimale ed essenziale. La deroga del colore oro per i ferri fa pensare alla stella cometa e al giaciglio del Bambino.

Una torre che si solleva intorno alla balaustra e un’ala bassa e sghemba, il presepe si articola su due geometrie. Sulla lamiera è stata incisa la sagoma della prima lettera della bibbia, significa “casa” ed è aperta a sinistra all’accoglienza e al futuro.

I fili sono la prima componente dell’esperienza, annodano parti distanti e creano relazioni. Se invisibili hanno più forza. E poi miracolosamente occupano lo spazio.

Per me è stato come costruire un’architettura

Progetto: arch. Davide Vargas

Disegno: Davide Vargas

Foto: Luigi Spina

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